Le metodologie di intervento impiegate nel progetto presentano una caratteristica fondamentale individuata nel coinvolgimento attivo dei partecipanti, ed un approccio totalmente interattivo.
In particolare si attuerà una sensibilizzazione capillare della comunità, attraverso la comunicazione estesa, la pubblicizzazione delle azioni, la diffusione dei risultati progettuali la costruzione di una rete di solidarietà perseguita mediante l’impiego di svariati strumenti di comunicazione che integreranno molteplici codici analogici e digitali al fine di estendere gli aspetti informativi e formativi dell’intervento al maggior numero di persone possibile.
Il lavoro di rete costituirà un modus operandi irrinunciabile in quanto finalizzato ad attivare tutti i nodi sociali che possono contribuire alla realizzazione. La costruzione di una rete di solidarietà con funzioni di protezione sociale rispetto al malato e al suo sistema familiare, con particolare riferimento ai caregivers, risponde ai principi di sussidiarietà e prossimità la cui applicazione viene auspicata sia a livello nazionale che regionale. Inoltre, stimolando un confronto interdisciplinare potenzierà l’efficacia delle azioni al livello esperienziale e relazionale.
Un obiettivo costante sarà il raccordo tra le varie figure impiegate mediante un lavoro d’èquipe, che si cercherà di ottenere organizzando riunioni periodiche, prendendo decisioni relativamente alle procedure da seguire nell’ottica di una condivisione di informazioni utili all’ottimizzazione delle azioni. La condivisione non si fermerà dati gestionali ma si estenderà anche a livello esperienziale e relazionale al fine di neutralizzare ogni possibile rischio di barn out.
Considerata la delicatezza dell’intervento, visto il coinvolgimento dei partner e il loro notevole impegno, il progetto richiede una organizzazione razionale e una netta definizione di ruoli e funzioni, garantendo un approccio organizzativo razionale teso a raggiungere elevati e apprezzabili livelli di efficacia ed efficienza.
All’interno di tale organizzazione, l’educazione terapeutica interattiva rappresenterà non solo un passaggio di informazioni, ma un processo attivo, che parte dall’ identificazione di un bisogno educativo e attraverso una pianificazione, attuazione e valutazione dello stesso conferisce ai caregiver le competenze necessarie alla propria autocura, responsabilizzandoli e coinvolgendoli a collaborare per migliorare la loro qualità di vita, ottimizzando la gestione dell’assistenza.
Il sostegno psicologico in auto-aiuto consisterà in un momento d’incontro tra persone unite da uno stesso problema per rompere l’isolamento, per raccontarsi le proprie esperienze di vita (gioiose e dolorose), per scambiarsi conoscenze, informazioni e soluzioni, per condividere sofferenze e conquiste con l’obiettivo di riscoprirsi risorsa, non solo per sé ma per l’intera collettività in un clima di accoglienza. In ogni momento saranno stimolati processi di responsabilizzazione fondati sul riconoscimento dei potenziali di residenza da mettere in campo per affrontare in modo costruttivo il dolore e canalizzarlo verso la ricerca di strategie assistenziali rispettose della propria e dell’altrui dignità.
Il clima di accoglienza, di scambio, di ascolto, di empatia, di sostegno tra i partecipanti sarà fondamentale per l’esternazione dei propri vissuti ed il superamento di ogni inibizione.
Infine, ulteriore caposaldo metodologico assunto ad orientamento prassico sarà l’individualizzazione degli interventi. E’ da più parti ribadita, infatti, la netta connotazione aspecifica degli interventi di caregiving formale alle problematiche delle persone affette da SLA e di coloro che ad esse prestano assistenza. Pertanto, particolare cura sarà destinata alla personalizzazione degli interventi domiciliari di sollievo prospettati, al fine di renderli maggiormente confacenti alle istanze dei destinatari delle attività e integrativi rispetto alla scarsa offerta istituzionale che origina numerose zone d’ombra nel supporto agli stessi. I suddetti interventi saranno realizzati all’insegna della flessibilità e della massima fruibilità, ricadendo anche nei giorni festivi.